Mountain bike Piemonte - Valle di Susa  
Colle Sommeiller (Stella Alpina MTB)  
La manifestazione  

La Stella Alpina nasce come gita motociclistica nel 1966 a seguito di una discussione tra un biker inglese ed uno della zona: il primo riteneva di essere stato con il proprio mezzo ad una quota piu' elevata dell'altro, ignaro dell'esistenza del collegamento stradale tra il Rif. Scarfiotti ed il Colle Sommeiller, realizzato solo qualche anno prima (1961) . Da allora, a luglio di ogni anno, centinaia di bikers provenienti da diversi paesi si ritrovano a percorrere insieme la strada alpina piu' alta d'Europa, qui intesa nel senso "vero" del termine, ovvero carrozzabile ed aperta al transito. L'idea di abbinare una versione dedicata ai ciclisti e' molto piu' recente. Per iniziativa di Cicli Capella, Sporting Club 3T e Sporting Club Melezet, nel 1997 si tiene la prima edizione con appena 25 iscritti. Da allora, ogni terza domenica d'agosto, e' stato un continuo crescendo sino agli oltre 200 partecipanti dell'ultimo anno. Il successo e' stato sicuramente decretato dalla non competitivita' dell'evento: niente burocrazia come iscrizioni alla partenza e verifiche tecniche, nessun orario di inizio (in cima pero' si deve arrivare tra le 11 e le 16), nessuna lotta contro il cronometro (anche se la rivalita' nei gruppetti non manca mai). L'unica cosa certa e' il punto di arrivo, i 3000 metri del colle Sommeiller. Poi ognuno e' libero di scegliere il proprio ritmo ed in tutta tranquillita', alternando qualche sosta per ammirare il paesaggio, affrontare l'impegnativo ma abbastanza diluito dislivello. Non essendoci nemmeno un percorso obbligato, in base alla propria preparazione, si puo' scegliere se iniziare direttamente da Bardonecchia oppure, evitando l'asfalto, da Rochemolles (percorso A). Altra variante e' costituita dalla ex decauville con partenze da Bardonecchia, Gleise o I Bacini (percorso B - nell'ultimo caso si e' avvantaggiati da un facile tratto iniziale tutto pianeggiante lungo diversi chilometri oltre che da un netto taglio al dislivello). I due itinerari si ricongiungono poco a monte delle Gr. Mouchecuite. Qui, al ritorno, si puo' eventualmente intraprendere il percorso non scelto all'andata. Altre varianti per il rientro (riportate sulla cartina) sono il breve sentiero che tocca le Gr. Picreux e quello piu' impegnativo che dalla diga scende a Rochemolles passando per il Pilone del Pralavin ed aggirando la cappella di S. Rocco.  L'iscrizione al "traguardo" (facoltativa) da' diritto a ricevere il brevetto/attestato di biker d'alta quota, un "pacco-gara" con la onnipresente T-shirt che riporta il logo della manifestazione, alcuni gadget ed ovviamente una ricca colazione. La firma sul libro degli ospiti e' praticamente un obbligo.
Foto in alto: il lago Sommeiller
Mappa formato GIF (3495 x 2406 pixel - 88 Kb)
Mappa formato OCAD7 zippata (per visualizzare e stampare il file scaricate la versione 7 demo del programma QUI)

 
Percorso A (via Rochemolles)  
Lunghezza: 26,66 Km sola andata
Tempo percorrenza: 5h s.a.
Località di partenza: stazione di Bardonecchia (piazza Europa)
Cartografia: ISTITUTO GEOGRAFICO CENTRALE 1:25.000 n. 104 BARDONECCHIA MONTE THABOR SAUZE D'OULX - 1:50.000 n. 1 Valli di Susa Chisone e Germanasca
Dislivello: 1695 metri (1655 a + 40 r)
Difficolta': O.C.
Tipo: asfalto 7,16 Km (27%) - sterrato 19,50 (73%)
Periodo consigliato: agosto
Effettuato il: luglio e agosto 2001
Descrizione:
dalla stazione ci portiamo verso il monumento a Francesco Giuseppe Medail, posto lungo la via omonima, e dedicato a colui "che primo concepi' l'ardita idea del traforo del Frejus dedicandovi i suoi studi e la sua vita" (0,16 Km). Alle spalle di questo si prende il sottopasso ferroviario e, una volta usciti, si svolta a sinistra lungo la via Sommeiller (0,43). Superata la piazza Statuto (dove si puo' eventualmente lasciare l'automobile ricordando pero' che al sabato l'area e' occupata dal mercato) si incontra la deviazione per Millaures / Gleise (0,58) che verra' intrapresa da coloro che hanno optato per il percorso "B". Poco piu' avanti si incontra il portale d'ingresso del traforo ferroviario, sul cui frontone notiamo la lapide con scritta in latino collocata nel 1921, in occasione del cinquantesimo anniversario del transito del primo treno. Attraversato il torrente Rochemolles (1,07), continuiamo a risalirlo, ora sulla sponda opposta. Prima di transitare sotto il viadotto autostradale, segnaliamo la Caserma Difensiva del tunnel, costruita a tardo ottocento, che ingloba l'evidente apertura della "galleria di direzione" e che costituiva la difesa esterna piu' vicina. Protetta anteriormente dal torrente e sui due fianchi da un fossato, era cintata da un muro provvisto di feritoie per fucilieri. All'interno ospitava anche gli uomini del genio adibiti a far brillare le mine qualora si fosse reso necessario interrompere la via di comunicazione. La prima borgata che si incontra e' quella di Les Issards (3,37), con locale trattoria, preceduta dalla cappella dedicata a S. Luigi Gonzaga. Si arriva quindi al ponte "do Mourin" che da' accesso alle abitazioni di Rochemolles (6,26). Poco dopo la cappella di S. Rocco, dove termina l'asfalto, si continua a destra (6,90). Alcuni tornanti ci portano agli ampi prati che circondano le Grange Mouchecuite, menzionati tra l'altro nel libro "L'incendio" dello scrittore Mario Soldati. Si incrocia quindi il percorso della vecchia decauville dove i percorsi
"A" e "B" si ricongiungono (9,78). Superato il rio Almiane (10,54), si affianca il lago artificiale dell'ENEL con percorso che si mantiene pianeggiante per circa due chilometri. La diga venne realizzata dalle Ferrovie dello Stato nel 1930. In origine doveva essere del tipo ad archi multipli ma, a seguito del crollo di una diga simile a Gleno (BG), il progetto venne rivisto adottando la tecnica a gravita' massiccia in calcestruzzo. Lo sbarramento misura 60 metri in altezza e presenta un arco appena pronunciato lungo circa 200 metri con larghezza di metri 5 alla sommita' che diventano 45 alla base. Il materiale inerte necessario alla sua realizzazione (sabbia, ghiaia, pietrame) venne prelevato al Plan du Fond, dove sorge il rifugio Scarfiotti. Oggi, a testimonianza delle tre cave, sono rimasti altrettanti laghetti dal caratteristico colore smeraldo. Il bacino ha una capacita' di 3.900.000 metri cubi.  Nei pressi del monumento che commemora i 31 alpini del Battagliano Fenestrelle travolti nel gennaio del 1931 da una valanga (13,17), si attraversa il rio, incontrando poco dopo la fontana del Baby. Passando poco sopra le Gr. Picreux ed attraversato un ponte realizzato con assi di legno, si perviene al Plan du Fond dove lasciamo a sinistra la deviazione per il rifugio (15,23). La strada che stiamo ora percorrendo venne realizzata dalla VARO (Societa' per l'incremento turistico del Vallone di Rochemolles) all'inizio degli anni '60 per raggiungere gli impianti per la pratica dello sci estivo sul ghiacciaio Sommeiller (furono gli unici nelle Alpi Cozie), da decenni abbandonati a seguito del ritiro del medesimo. La stessa societa' realizzo' anche un rifugio con funzione di alberghetto. Il transito sulla strada era soggetto al pagamento di un pedaggio (un tot a persona). Affrontiamo dunque i numerosi e geometrici zig-zag della Rousse che precedono il Piano dei Morti ed il Colletto (20,42). Da questo, con una breve discesa, ci portiamo al Pian dei Frati, l'ultimo tratto pianeggiante, dove attraversiamo su ponte il rio di Fond (21,02). Al termine del pianoro, ci aspetta un imprevisto tratto asfaltato, dal quale si stacca il sentiero per il Passo Fourneaux (21,91). Con un'altra serie di tornanti, in un paesaggio dove la vegetazione e' ormai scomparsa, si aggira il Pian di Patare', dove vi sono i resti di un piccolo laghetto. Ci aspettano poi gli ultimi 3 tornanti, molto impegnativi per via del fondo abbastanza rovinato. Si arriva finalmente al Colle Sommeiller (26,66 - ad essere pignoli si tratta di quello est), posto sul confine italo-francese, tra la Rognosa d'Etiache e la Punta Sommeiller. Qui troviamo anche un grazioso laghetto mentre e' stato completamente abbattuto il vecchio rifugio Ambin (nome col quale era indicato un tempo il colle) che rappresentava un ottimo riparo in caso di maltempo. La stradina prosegue in salita ancora per trecento metri arrivando ai bordi del ghiacciaio, dove sono ancora visibili i resti dei vecchi impianti di risalita. Vista la notevole altitudine raggiunta si raccomanda di portare con se' l'equipaggiamento opportuno per affrontare repentine variazioni meteorologiche (utile anche del latte solare per evitare scottature della pelle).
Foto a lato: il ghiacciaio Sommeiller.
 
Altimetria percorso A  
 
Percorso B (via decauville)  
Lunghezza: 31,03 Km (sola andata)
Tempo percorrenza: 5h 20' (s.a.)
Località di partenza, cartografia, periodo consigliato, effettuato il: vedi percorso A
Dislivello: 1745 m (1680 a + 65 r)
Difficolta': O.C.
Tipo: asfalto 4,68 Km (15%) - sterrato 26,35 (85%)
Descrizione: 
il percorso coincide inizialmente con quello "A". Una volta superata la piazza Statuto occorre pero' deviare per Millaures/Gleises (0,58 Km). Arrivati a quest'ultima localita', la strada diventa sterrata (4,42). Si lascia poi il bivio per Fontanone / Forte Foens (8,04) e, subito dopo, quello per gli alberghi Belvedere e Jafferau (8,14), andando ad affrontare il tracciato della vecchia decauville, realizzata al tempo della costruzione della diga di Rochemolles per il trasporto di materiali e personale. Ricordiamo che a quel tempo non esisteva ancora alcun collegamento stradale tra Rochemolles ed il fondovalle, realizzato solamente nel 1939 dai militari per accedere ad una serie di opere fortificate destinate a proteggere la linea difensiva di Punta Melmise da un pericoloso aggiramento alle spalle. La tratta Bardonecchia - Bacini era servita da una teleferica e da un carrello trainato da un cavo d'acciaio, che si muoveva su un piano inclinato collocato a fianco delle condotte forzate. La decauville segue fedelmente il canale coperto lungo 7800 metri, proveniente dalla diga, che alimenta il serbatoio di carico dei Bacini. Oltrepassato l'alpeggio Beatrix ed il rio Valfredda, si lascia la deviazione per l'omonima valle e le vicine Gr. La Croix (12,72). Raggiunta la strada proveniente da Rochemolles, ci si ricongiunge al percorso "A" (14,15 - vedi sopra). Vi diamo solamente i principali rilievi chilometrici: Rio Almiane (14,91), lapide Alpini (17,54), bivio Scarfiotti (19,60), Pian dei Frati - Rio di Fond (25,39), Colle Sommeiller (31,03).
 
Altimetria percorso B  
 
Galleria fotografica  

l'ex rifugio Ambin ed il lago Sommeiller
 

il Plan du Fond con il rifugio Scarfiotti

il Pian dei Frati
 
Segnalazioni  
E. Alberini: ho fatto l'ascesa al colle il 12 agosto 2007. Il traffico veicolare, nel periodo estivo, è interdetto nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 09.00 alle 17.30 a partire dal rifugio Scarfiotti. Questo mi ha permesso di salire in un ambiente pulito e frequentato solo da escursionisti a piedi, in bici e a cavallo. Giunto in cima ho trovato un ambiente diverso da quello delle foto sopra. L'ex rifugio Ambin non esiste più perchè demolito. Il ghiacciaio è veramente alle corde: di neve ce n'era poca. Hanno invece costruito una divisoria in legno per separare l'Italia dalla Francia. Potete vedere le mie foto sul blog: http://henry-isc.blogspot.com
Michela e Fabrizia:
la strada è molto frequentata da macchine, moto e quad. Meno numerosi i ciclisti e pochissimi i trekker. Proprio per questo non è in ottimo stato soprattutto nell'ultimo tratto dove le ruote motorizzate l'hanno danneggiata molto. Questo stupendo percorso dovrebbe essere chiuso al traffico per permettere cosi' la salita solo a chi ha voglia di faticare senza dover mangiare polvere e smog (scusate lo sfogo!).
 
Indice percorsi  
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Ultimo aggiornamento: 29 agosto 2007