Lunghezza: 54,33
Km
Tempo percorrenza: 6h 30'
Difficolta': B.C. (medio)
Localitą di partenza: Osiglia
Cartografia: Carta dei sentieri Studio Naturalistico
E.d.M. 1:25.000 SV-6 e SV-2
Dislivello: circa 900 m
Tipo: asfalto 26,45 Km (49%) - altro 27,88
(51%)
Periodo consigliato: primavera - estate
Effettuato il: 2012/2013
Descrizione: da Osiglia (0 Km - incrocio tra la
SP16 e la strada che costeggia il lato est del lago) si procede
in direzione del Colle del Melogno. All'altezza del cartello della
localitą Ripa (0,93 - sede comunale) si incontra un antico
ponte in pietra sul torrente Osiglietta con la caratteristica forma
a schiena d'asino ed una edicola votiva nel mezzo. Al di lą del
medesimo si intravede l'oratorio di Sant'Antonio. Arrivati
all'oratorio barocco di S. Francesco (1,23 - sec. XV) la
strada compie una curva ad angolo retto. Di fronte a noi, sopra un
poggio, la chiesa parrocchiale del Santissimo Nome di Maria, con
pianta a croce greca, ricostruita a metą del XVII secolo
presumibilmente sul luogo dell'antica chiesa risalente al periodo in
cui venne eretto il castello. Questo, ormai ridotto a rudere per via
della distruzione operata dai soldati di Napoleone Bonaparte, domina
dall'alto di un'altura il borgo sottostante. Passare sotto l'arco a
destra (1,25) percorrendo il vicolo che attraversa il borgo
antico. Oltre le case ci si trova su una strada asfaltata in
corrispondenza di un bivio (1,40): seguire la strada in piano
lasciando quella che porta a Ponzi Alto. Poco oltre lasciare a
sinistra la deviazione per Verrina (1,44), costeggiando il
rio Melogno. Seguire sempre la strada asfalta che ad un certo punto
inizia ad inerpicarsi con una serie di tornanti. Si devono seguire i
cartelli in legno con la scritta "RAMP" che indicano il percorso di
gara della Rampicandosiglia. Raggiunto il Colle di Prą (6,25)
continuare diritto per 140 metri e poi tenere la stradina di destra
(6,39) che transita nei pressi del Bric Rosina, del Bric Prua
e poi della Piazza dei Tre Venti (7,87). Si continua in
direzione del Forte Settepani finchč ad un certo punto occorre
abbandonare il percorso della Rampicandosiglia (9,02)
scendendo a destra. Senza la cartina o il navigatore GPS diventa
difficile individuare il punto esatto anche perchč qualche bivio si
somiglia e puņ trarre in inganno. Si arriva ad un crocicchio dove si
svolta tutto a destra (9,25). Dopo una curva scendere a
destra (9,88) quindi attraversare il rio dell'Uscio giungendo
alla Piana di Scotto dove si incontra la strada asfaltata (10,91
- seguirla a sx) che porta al Colle del Melogno dove sorgono
alcuni forti (13,31). Si continua sulla strada principale
passando la galleria del forte Centrale sino al bivio nei pressi
dell'osteria del Din dove si svolta a sinistra per Osiglia/Bormida (14,80).
Pił avanti si lasciano sulla sinistra le due deviazioni che portano
a Osiglia, Bormida e Carcare (15,74) seguendo la SP23. Ad un
certo punto, in corrispondenza di una palina in legno con
indicazioni, si stacca a sinistra una sterrata con segnavia AV (17,06
- Alta Via dei Monti Liguri).
Si tratta della "variante hard 2" che consente di
evitare un po' di asfalto.
Variante hard 2: dopo 110 metri la
sterrata termina presso un prato dove si continua a destra su pista
erbosa che diventa poi sentiero addentrandosi nel bosco; esso
termina nei pressi della cappella dedicata alla Madonna della Neve
(0,81 - ricongiungimento con percorso ufficiale).
Seguendo l'asfalto si arriva alla cappella della Madonna della
Neve (17,70). Proseguendo per un paio di km si incontra a
sinistra ill bivio della
"variante hard 3" (19,72).
Variante hard 3: seguire le indicazioni dell'Alta
Via (variante su sentiero) procedendo in salita. Dopo poco pił di 1
Km si innesta da destra il sentiero TA (Terre Alte) che coincide da
qui in avanti con
quello AV. Giunti all'ingresso della ex base N.A.T.O., si imbocca a
destra il sentiero che costeggia la recinzione. Si fanno 2 lati del perimentro e poi dopo un passaggio su roccette (prudenza) il
sentiero prosegue in cresta in un bosco ombroso. Si intercetta una
carrareccia (2,75) che si segue a destra. A 2 tornanti si va diritto
(3 e 3,49). Superata una pala eolica tralasciare la sterrata di
servizio sulla destra (4,09) continuando su pista e poi su sentiero
giungendo alla Colla di San Giacomo (5,18).
Dal bivio "variante hard 3", il cammino ufficiale percorre la
SP23 che transita nei pressi del vivaio forestale di Pian dei Corsi
e poi svolta sulla sterrata a sinistra (22,28)
con indicazioni per la Colla di S. Giacomo. Qui (27,10) si
ignorano le due sterrate che si staccano sulla sinistra e subito
dopo quella sulla destra con indicazioni TA che porta ad una chiesetta (27,15).
Al successivo bivio seguire a sinisra il sentiero AV (27,72)
che entra in una bella faggeta. Lasciatevi guidare dai
segnavia finche' superata una sbarra (30,38) si intercetta
una sterrata pianeggiante che andrą seguita a destra. Si lascia una
strada che scende a sinistra con indicazioni "Ponti sul Trexenda" (32,08)
e, oltrepassato un rudere, si prende a sinistra la strada che porta
alle Rocche Bianche (32,75). Ad un certo punto essa si
sdoppia nei due sensi (33,29 - tenere il ramo di destra).
Dopo che i rami si ricongiungono (33,47), si possono ammirare
a sinistra le famose Rocche Bianche. Si lasciano quindi due sterrate
a sinistra (33,71 e 33,72, la prima con segnavia di
croce rossa) e seguendo i segni in vernice di un cerchio sbarrato di
colore rosso si tocca Ca' di Gatti (34,03) e l'area picnic
Acqua d'Alto (33,35). Poco oltre quest'ultima, in
corrispondenza di un cartello della localitą Vezzi Portio, si prende
la sterrata sulla destra (35,48). Dopo l'innesto da sinistra
del sentiero TA (36,17), si lascia a destra (36,22) la
deviazione per Vezzi Portio (segnavia cerchio sbarrato). Seguire ora
i segnavia con due quadrati rossi giungendo al Colle della Berba (37,42)
dove partono tre strade che finiscono col ricongiungersi: quella
sulla destra passa per Masca Bruciata ma risulta in gran parte
asfaltata; quella centrale con segnavia TA si inerpica sul crinale
del Bric de Strie; quella di sinistra č la pił facile e con bella
vista su Savona. Prendiamo ovviamente quest'ultima che porta al Bric
Colombino e ad alcuni ripetitori. Dopo questi ultimi, passato un
tornante, evitare il sentiero TA e dei due quadrati rossi che si
stacca a sinistra (non ciclabile) ma seguire il cammino principale.
Si incontra la strada proveniente da Masca Bruciata (40,94)
che percorreremo a sinistra. Raggiungere il quadrivio di Passo
Stretto (41,60) dove si va diritto (a destra deviazione che
scende a Vado Ligure). Continuare lungo la direzione principale
lasciando a destra il Monte Mao.Giunti alla Gola S. Elena (43,48)
seguire l'asfalto a sinistra e poi lasciare a destra la strada che
porta a Bergeggi (44,06). Dopo alcuni chilometri si arriva ad
una curva dove si staccano sulla destra tre strade: prendere quella
senza sbarra diritto (46,72) che attraversa la borgata di San
Genesio. Verso le ultime case lasciare una strada in salita verso
destra (47,15) e pił avanti imbocacre il viottolo pedonale a
gradoni che scende a sinistra (47,29). Al suo termine seguire
la strada in discesa giungendo al torrente Segno (47,52).
Attraversato il ponte, seguire a destra la via Piave (47,56)
e poi svoltare a sinistra su via Sabazia (47,80). Alla prima
rotonda (47,93) prendere la seconda uscita e a quella
seguente (48,06) la prima uscita. Giunti davanti alla chiesa
di San Giovanni Battista tenere la sinistra (48,19 - via
Pastrengo). Pił avanti svoltare a sinistra sulla pedonale via
Gramsci (48,39) e giunti in piazza Cavour (48,59 -
fontana al centro) portarsi a destra sulla passeggiata lungomare (48,67)
procedendo verso Savona. Quando la passeggiata termina si procede su
strada trafficata (via Aurelia). Dopo circa 1 Km si incontra una delle rare piste
ciclabili che termina purtroppo dopo neanche un chilometro. Alla
rotonda dove termina la pista andare diritto (51,29) e poi mantenersi sul litorale
percorrendo in sequenza la via Nizza e c.so V. Veneto. Superata la
gelateria Cora (tappa gelato) si svolta a sinistra in via Cherubini
(53,24). All'incrocio nei pressi della chiesa di S. Michele
si va diritto su via Carissimo e Crotti (53,43). Alla prima
rotonda
(53,67) prendere la seconda uscita (via Pirandello). Alle due
rotonde successive (53,88 e 53,99) andare diritto
raggiungendo la stazione (54,33). Se si ha tempo prima che il
treno parta, merita fare un giretto nei dintorni per ammirare il
simbolo della cittą, la Torre Leon Pancaldo, e la fortezza del
Priamar.
Foto in alto: un po' di spiaggia a Vado Ligure
Mappa:
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Traccia GPS:
PLT
GPX
KML
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