Itinerario con bassa percentuale di
ciclabilità in salita, e gran parte di questa è molto faticosa e
impegnativa per la pendenza sostenuta. Risulta pero' molto
interessante, consigliabile ai ciclo escursionisti per le vette
incontrate, i panorami, i luoghi via via visitati, e per la lunga
discesa, tra le più belle effettuabili in queste valli. L’Itinerario
è abbastanza ben segnalato e facile da seguire, ma deve essere
effettuato con condizioni meteorologiche sicure, senza rischio di
nebbie o temporali pomeridiani.
Localita' di partenza: Chiesa di Bellino m 1480 (Val Varaita
di Bellino)
Dislivello in salita: 1600 m c.ca
Ciclabilita' in salita: 58%
Ciclabilita' in discesa: 85%
Difficolta’: MCA/BCA
Sviluppo: inferiore ai 30 Km
Orario: 6-7 ore
Cartografia: Carta IGC dei Sentieri e Rifugi 1:50000 n° 6
(MONVISO)
Come nell’itinerario del “Giro del Faraut”
raggiungere il Col di Vers, però con partenza da Chiesa di Bellino.
Raggiunto il colle a coronamento di questa gita, parcheggiata la
bici si può raggiungere in circa 45 min la vetta della Marchisa. Dal
colle dopo un primo breve tratto ripido iniziare la discesa in sella
alla bicicletta e con alcuni lunghi tornanti (foto
1), raggiunto il fondo della testata del vallone, prendere
un sentiero meno evidente che si diparte e attraversa verso SX
collegandosi al sentiero principale che sale al Colle della Sagne
(T10). La risalita è meno impegnativa e più evidente di quanto si
poteva immaginare. Nella parte alta piega verso dx (foto2)
a raggiungere lo stretto intaglio del colle, dove si ha una
imponente vista sul Chersogno (foto3).
Proseguire per un breve tratto sul sentiero verso nord sulla sommità
di un costone (foto 3bis),
e quando le tracce si perdono prendere come riferimento quelle
sottostanti al costone che portano nella conca. Dopo aver perso un
200 metri di dislivello in gran parte tutto con la bici al fianco,
la violabilità migliora (foto4)
e si raggiunge un crocevia di sentieri. Prendere il sentiero di sx
(T6) in breve risalita, che con buona ciclablità raggiunge le
vicinanze della conca che racchiude il Lago delle Camoscere
(casermetta) dominata dalla parete rossastra della Rocca Gialeo,
luogo frequentato in particolare dagli Alpinisti sul finire degli
anni 70, sull’onda della filosofia del “nuovo mattino” e si può
comprendere come la bellezza del luogo possa aver ispirato certe
belle vie e momenti di riflessioni (foto5).
Dal Lago in avanti ci aspetta una discesa, o meglio “non discesa” da
favola fino al Colle della Bicocca, percorrendo un lungo mezzacosta
di alcuni km panoramico, scorrevole senza perdite apprezzabili di
dislivello (foto 6) (foto7)
e con aperta vista sul Pelvo e più in lontananza su tutto il gruppo
del Monviso. Raggiunto il Colle della Bicocca, purtroppo di domenica
trasformato in parcheggio per le auto sempre più numerose dei
turisti e degli escursionisti (foto 8),
e trovato il punto di partenza del sentiero Gta, iniziare la discesa
nella pineta. Le condizioni di questo gta sono migliorate rispetto a
qualche anno fa. Il sentiero è stato liberato dagli arbusti e la
ciclabilità nella parte alta e centrale è vicina al 100%, mentre è
un pò più discontinua solo nella parte finale per presenza di
qualche grossa radice o asperità rocciosa. Questo sentiero ad un
tratto diventa stradina erbosa che velocemente ci riporta,
attraversandolo, al centro di Chiesa, la borgata punto di partenza
di questo itinerario, caratterizzata dalla presenza sui muri di
numerose meridiane e affreschi religiosi.
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