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Valle di Susa

Colle Bione

colle Bionecolle Bione

location_on colle Braida
directions_car da Avigliana salendo per la Sacra di S. Michele oppure da Giaveno salendo per Valgioie. Si ricorda che la domenica e i giorni festivi la strada tra S. Pietro e colle Braida è a senso unico in direzione di quest'ultima località.
straighten 18,13 km
trending_up circa 656 m
access_time 3 ore
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 1,48 km (8%) - sterrato 16,65 (77%)
event tutto l'anno tranne inverno
update Effettuato il 2 e 4 agosto 2025. Prima versione aprile 2001
map I.G.C. 1:50.000 n. 17 TORINO PINEROLO e Bassa Val di Susa
warning Qualche passaggio non ciclabile sul sentiero che porta al colle Bione. Idem su quello per Basinatto che presenta anche qualche breve tratto leggermente esposto. Prudenza! Qualche tratto scavato o con pietre smosse nella parte alta della strada del Trucco.
map ONLINE
gps_fixed TRACCIA GPX
Descrizione: è possibile abbinare l'itinerario con quello della Sacra di S. Michele. Partendo dal lago Piccolo di Avigliana ed impegnando l'intera giornata, si realizza una magnifica escursione, riservata ai più allenati, con uno sviluppo di circa 50 km e con un dislivello che supera i 1500 metri. Dal piazzale del colle Braida (0 km), tappa molto conosciuta dai ciclisti su strada, si prende la sterrata che da questo si stacca. Al primo bivio si va a destra (0,20) e con alcuni impegnativi tornanti si arriva a quello seguente (1,06), dove lasciamo la direzione per le Prese delle Rose, svoltando nuovamente a destra. Guadagnata la cresta spartiacque tra la bassa Val di Susa e la Val Sangone, si toccano in successione l'evidente Colle Bera (3,42) e quelli appenna percettibili del Termine (3,81 - come dice il nome, e come testimoniato anche da una pietra con incise le lettere V e C posta nelle vicinanze, qui passa il confine tra i comuni di Valgioie e Coazze) e Remondetto (4,31). Si arriva alla bacheca del Bosco Ugo Campagna, che si estende sul pendio che discende verso Coazze. La zona (circa 80 ettari), distrutta nel dicembre 1974 da un incendio, è stata ripristinata grazie ad una sottoscrizione aperta da Pro Natura Torino tra i propri soci e ad un contributo della Regione Piemonte: il terreno è stato ripulito, quindi sono state impiantate nuove piante ed eseguiti lavori di prevenzione come la realizzazione di fasce tagliafuoco. L'area, oggi vincolata, è stata intitolata a colui che per molti anni si occupò di protezione ambientale, militando in Pro Natura sin dalla fondazione dove ricoprì a lungo la carica di Vice Presidente e nel biennio 1973-74 quella di Presidente. Si continua raggiungendo la bacheca dell'alpeggio Brunet (5,89) dove si segue il sentiero di fronte. Usciti in breve dal bosco, si attraversano i prati e, poco prima di rientrare tra gli alberi, si lascia una traccia più marcata che a destra sale verso la cresta (6,48). Con percorso quasi in piano si raggiunge il Colle Bione (7,44) dove troviamo una chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, edificata su un preesistente pilone votivo dedicato alla Madonna dell'Aiuto per iniziativa di Picco Rosset Giovanni di Gregorio, detto Giôanin Gori, residente a borgata Coletto. Ridotto quasi in fin di vita a seguito di una grave malattia, egli fece voto, se fosse guarito, di recarsi per nove anni consecutivi a venerare la Madonna sulla vetta del Rocciamelone. Grazie alla sua devozione ed alle preghiere, ottenne la guarigione e riuscì a mantenere l'impegno per sette anni. L'ottavo anno, la stanchezza non gli consentì di adempiere alla promessa fatta. Per rimediare, decise di erigere, una chiesetta sul Colle Bione. Con il consenso del Parroco dell'Indritto Don Biagio Garino, che lo sciolse dal voto, e l'aiuto di amici e valligiani, portò a compimento l'opera che venne consacrata con una lunga processione ed una messa il 13 giugno 1901. Il porticato esterno venne realizzato qualche anno dopo, nel 1904, su proposta del maggiore dei nove figli di Giôanin Gori, il quale abbozzò un disegno ispirandosi alla chiesetta del Pian dell'Orso. Numerosi, negli anni, i lavori di restauro per rimediare ai danni dovuti alle intemperie ed a quelli provocati dall'incendio del 1988. Il campanile a vela è stato aggiunto solamente nell'anno 2000. Durante la seconda guerra mondiale la chiesa venne probabilmente utilizzata come rifugio dai partigiani tanto che nel 1945 venne nuovamente consacrata dal parroco, prima della celebrazione della messa. A ricordo dei sanguinosi eventi, nel 1985 venne collocato nelle vicinanze un cippo con due targhe che ricordano i caduti delle valli di Susa e Sangone. Dal colle torniamo indietro seguendo la strada utilizzata dai mezzi fuoristrada autorizzati per accedere al colle (sentiero dei Franchi). Per chi non lo sapesse, il sentiero dei Franchi ha uno sviluppo di circa 60 km e consente di raggiungere da Oulx la Sacra di San Michele, percorrendo un ipotetico cammino seguito nel 773 d.C. dall'esercito di Carlo Magno per aggirare e cogliere di sorpresa i Longobardi di Desiderio appostati alle Chiuse, le opere difensive erette nel punto in cui la vallata presenta un naturale restringimento (tra il Morte Pirchiriano ed il Caprasio). Si ripercorre un pezzo della strada dell'andata e, poco oltre il colle Remondetto, si prende il sentiero a sinistra (10,42) che porta alla strada del Trucco (10,74). La si percorre a destra raggiungendo la strada che sale da Folatone (13,95). La via più facile e rapida per chiudere l'anello è quella di ritornare a destra in pochi minuti al colle Braida. Altrimenti si prende a sinistra per Bennale deviando poi sullo sterrato (14,22) che scende a Pian Pomè. Giunti alle case (15,83) si continua sul sentiero per Basinatto. Si passa il rio delle Grosse (15,90 ) e quello della Gaita () dove si affrontano bici a mano alcuni scalini (). Al termine del sentiero (16,59 ) si segue a destra lo sterrato che risale alla SP188 (17,12) con la quale rientriamo al colle Braida (18,13).

altimetria

i prati dopo l'abbandono della strada sterratai prati dopo l'abbandono della strada sterrata

sentiero di avvicinamento al colle Bionesentiero di avvicinamento al colle Bione

il monumento ai cadutiil monumento ai caduti

il monumento ai cadutiil monumento ai caduti

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Ultimo aggiornamento: 4 settembre 2025


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